Linguistique de l’écrit

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174746

Tra le parole e le cose

Davide Dal Sasso

pp. 63-80

Résumé

Il programma di ricerca filosofica di Maurizio Ferraris può essere ricapitolato, come egli ha scritto, in tre fasi in cui ha proposto: una estetica come teoria della sensibilità, una ontologia naturale come teoria dell’inemendabilità e una ontologia sociale come teoria della documentalità (cfr. Ferraris 2012a: x-xi). Tra queste, è stata soprattutto la prima fase del suo pensiero a influenzare i miei studi. In essa sono presenti talune delle principali tesi della sua filosofia positiva che, a mio modo di vedere, possono essere sviluppate anche nell’ambito delle ricerche sulle arti contemporanee. Al fine di mostrare questa possibilità, il testo è organizzato come segue. Nei primi due paragrafi mi soffermo sulla concezione dell’estetica come teoria della sensibilità e su alcuni dei principali nuclei teorici della sua filosofia positiva. I tre successivi mirano a portare in primo piano alcune questioni concernenti la delicata relazione tra estetica e arte, e ad affrontarle tenendo conto sia della natura della prima sia delle incessanti evoluzioni della seconda. I due conclusivi offrono i lineamenti della proposta che penso possa essere formulata mantenendo come riferimento due insegnamenti tratti dalla filosofia positiva di Ferraris.

Détails de la publication

Publié dans:

(2015) Postille a Ferraris. Rivista di estetica 60.

Pages: 63-80

DOI: 10.4000/estetica.572

Citation complète:

Dal Sasso Davide, 2015, Tra le parole e le cose. Rivista di estetica 60, Postille a Ferraris, 63-80. https://doi.org/10.4000/estetica.572.